Keita espulso per simulazione ma era rigore FOTO



Keita punito ingiustamente

Al termine di una stagione andata oltre le migliori attese, la Lazio ha salutato l’Olimpico con una sconfitta in una partita dai due volti contro l’Inter. Abulica, vagamente vacanziera nel primo tempo, più convinta nel secondo, ma quando il danno era ormai fatto. A complicare un match che non metteva nulla in palio ha provveduto l’arbitro, Marco Di Bello, riuscendo ad innervosire i giocatori – specie i laziali – con una serie di decisioni incomprensibili, a cominciare dalla seconda ammonizione a Keita, per simulazione costatagli l’espulsone al 21′ della ripresa. Invece le immagini hanno mostrato che il contatto in area con Medel c’era tutto.

 

La Lazio ha chiuso addirittura in nove: doppio giallo anche a Lulic, con il primo eccessivamente fiscale su una protesta non eclatante. L’Inter ha fatto abbastanza poco, ma tanto è bastato per raccogliere tre punti, bottino pieno che le mancava dal 7-1 all’Atalanta del 3 aprile. Poi ne erano arrivati solo due nei seguenti otto turni. Da segnalare l’omaggio della curva Nord a Francesco Totti, con uno striscione nel quale “i nemici di una vita” hanno salutato il capitano della Roma. Indisponibile Strakosha, in porta ha esordito il croato Ivan , terzo portiere. Assenti anche Parolo e Lukaku. Stefan Radu squalificato, al pari di Kondogbia nell’Inter. Quando l’Inter ha incassato la rete dal dischetto di Keita (18′, goffo intervento di Murillo su Felipe Anderson, con il difensore nerazzurro ammonito e presto sostituito da Santon) parte dei tifosi interisti ha resistito ancora un po’, quindi ha cominciato a lasciare gli spalti dell’Olimpico. Per la legge secondo la quale gli assenti hanno sempre torto, tra il 31′ ed il 37′ si sono così persi prima il pareggio di Andreolli (colpo di testa indisturbato dal limite dell’area piccola, su angolo battuto da Brozovic), poi il vantaggio della loro bistrattata squadra, grazie all’autorete di Hoedt, decisivo nel deviare alle spalle di Vargic un cross di Candreva. Due reti che sintetizzano bene un primo tempo in cui la Lazio è parsa distratta, sazia, appagata dalla certezza di un posto in Europa League. Al rientro dagli spogliatoi la Lazio si è scossa. Ma il massimo che ha prodotto è stata la traversa colpita da Immobile al 12′. Handanovic è così rimasto praticamente inoperoso fino al fischio finale. Inzaghi ha tentato qualche cambio (Basta per De Vrij) nel tentativo di raddrizzare l’incontro, ma le espulsioni di Keita e Lulic (dopo il 3-1) hanno spento ogni velleità di rimonta. La rete di Eder al 29′ è giunta quasi per inerzia. Un ko che non sminuisce la splendida annata biancoceleste, così come la vittoria nulla aggiunge al fallimento interista.



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