Keita vuole diventare il nuovo re della Coppa d’Africa



Con Gabon-Guinea (ore 17) e Burkina Faso-Camerun (ore 20) comincia domani la Coppa d’Africa, la cui finale si giocherà domenica 5 febbraio. L’edizione del 2017 si svolge in Gabon, in un clima politico e sociale teso dopo che la rielezione alla presidenza di Ali Bongo a spese del candidato dell’opposizione Jean Ping ha provocato dallo scorso agosto una serie di manifestazioni e tensioni non ancora sopite. Ping ha anche invitato i tifosi a disertare gli stadi del torneo continentale (a Port-Gentil, Franceville ed Oyem, oltre che nella capitale Libreville) in segno di contestazione nei confronti di Bongo, che si dice certo del successo della manifestazione. Per lui l’ideale sarebbe che vincesse la squadra di casa, forte delle reti e del carisma della sua stella Aubameyang e della sagacia tattica dell’irrequieto ct spagnolo Josè Antonio Camacho, ma le Pantere del Gabon dovranno fare i conti con Algeria, Senegal e i campioni uscenti della Costa d’Avorio, privi però di elementi del calibro di Yaya Tourè, che ha lasciato la nazionale, e l’ex giallorosso Gervinho, infortunato. La grande assente è la Nigeria, che non si è qualificata, mentre l’Egitto del romanista Salah torna per la prima volta dal 2010, quando vinse la sua settima coppa. Non fa invece più notizia un’altra assenza, quella dei Bafana Bafana del Sudafrica, che ormai sono scesi a livello di retroguardia nel ranking continentale. I Leoni Indomabili del Camerun e le Stelle Nere del Ghana, abituali protagonisti del calcio africano, per una volta non partono in pole position ma potrebbe essere un vantaggio perché evita loro di essere schiacciati dal peso delle aspettative Si è invece sbilanciato la ‘stella’ dell’Algeria, e vincitore dell’ultimo Pallone d’Oro africano, Riyad Mahrez, che dopo aver vinto la Premier League con il Leicester vorrebbe trionfare anche con l’Algeria. “Il mio prossimo obiettivo è la Coppa d’Africa – dice -, perché sono convinto che la mia nazionale qui possa fare molto bene. E questo vale anche se siamo stati sorteggiati nel girone più difficili: sarà un ulteriore stimolo”. In effetti agli algerini non è andata benissimo, visto che nella prima fase dovranno vedersela con Tunisia e il Senegal di Mane e del laziale Keita, oltre che con la ‘cenerentolà Zimbabwe, la cui partecipazione è stata in dubbio fino all’ultimo per problemi economici. Ma le Volpi del deserto che due anni e mezzo fa in Brasile fecero tremare la Germania che poi avrebbe vinto quel Mondiale, si sentono pronte per regalare un sogno al popolo algerino. Le quattro nazionali della giornata inaugurale di domani compongono il gruppo A (in cui la Guinea è all’esordio assoluto in una fase finale), mentre nel girone C ci sono Costa d’Avorio, Togo, Congo (occhio al bomber Bakambu) e Marocco (con Benatia ed El Kaddouri) e nel D Ghana, Uganda, Egitto e Mali.



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