Iodice-Lotito, procura Napoli archivia procedimento



Iodice-Lotito: il presidente della Lazio era indagato per la telefonata con ds Ischia

La Procura della Repubblica di Napoli ha chiesto e ottenuto l’archiviazione del procedimento penale che nel 2015 venne aperto a carico del presidente della Lazio, Claudio Lotito, con l’ipotesi di tentata estorsione per i contenuti della conversazione telefonica avuta con l’allora ds dell’Ischia, Pino Iodice. Telefonata resa pubblica da quest’ultimo nel febbraio del 2015. È lo stesso Iodice, ora direttore generale del Matera, a darne notizia all’ANSA. “Accettiamo la decisione della Procura di Napoli e andiamo avanti – commenta con una certa delusione Iodice -. Si ha il coraggio di tirare fuori le cose, di scoperchiare il vaso di Pandora, ma non si approda mai a nessuna parte. Chi ha indagato ha ritenuto che non ci siano stati profili di responsabilità tali da poter rinviare a giudizio i soggetti che si sono resi artefici di talune malefatte”. Iodice-Lotito, l’archiviazione è stata chiesta anche per la controquerela per diffamazione che Lotito a sua volta presentò nei confronti di Iodice.

Le frasi di Lotito sull’opportunità che alcune squadre di provincia come Carpi e Frosinone fossero promosse in serie A, visto il loro bacino di utenza ridotto, scatenarono una bufera nel calcio italiano tanto da interessare la procura federale oltre che la magistratura ordinaria. Lotito, in quella telefonata, spiegava al ds dell’Ischia che la promozione di quelle squadre avrebbe significato la rovina del calcio perché nessuno poi avrebbe comprato i diritti televisivi. Inoltre, in quella conversazione, Lotito parlava di un progetto di Lega Pro a 36, e dei soldi che potevano arrivare alla Lega Pro. Iodice sostenne di essere stato minacciato da Lotito in altre due conversazioni in suo possesso interessando della vicenda i pm di Napoli.



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